Se hai pubblicato un’app sull’App Store e su Google Play, il tuo lavoro non finisce di certo qui.

Devi sapere che il mondo delle app segue logiche simili a quelle dei siti web. Per questi ultimi parliamo di SEO, ovvero dell’insieme di linee guida che determinano il posizionamento di ogni singolo contenuto nei risultati di ricerca, mentre per quanto riguarda le app esiste la ASO (App Store Optimization).

Rispettare i vari fattori di ranking può comportare una serie di benefici non trascurabili, ad esempio:

  • Godere di una maggiore visibilità negli app store;
  • Ottenere un miglior posizionamento rispetto ai competitor;
  • Ricevere un maggior numero di installazioni.

Analizziamo i principali fattori ASO che determinano il posizionamento di un’app su Google Play e sull’App Store di Apple.

Fattori interni ed esterni dell’ASO (APP Store Optimization) 

È importante sapere che alcuni criteri su cui si basa l’ASO dipendono strettamente da te, mentre altri non sono così controllabili. Ad esempio, l’uso di parole strategiche nella descrizione della tua app viene deciso da te, ma il fatto che gli utenti disinstallino l’applicazione è un qualcosa di cui non hai il pieno controllo.

Naturalmente tutti i fattori esterni possono essere influenzati, nel limite del possibile, fornendo un’app e un servizio di alta qualità!

La maggior parte dei criteri che vedremo valgono sia nel Google Play e sia nell’App Store di Apple, mentre alcuni sono esclusivi di uno store specifico.

I fattori di ranking interni dell’ASO da considerare

  • Titolo dell’applicazione: in questo campo occorre inserire la principale parola chiave che descrive l’app. Attenzione però, con un uso smodato di parole chiave verrai penalizzato per via del fenomeno del “keyword stuffing” (pratica scorretta agli occhi di Google);
  • Descrizione breve e lunga (solo su Google Play): come nella voce precedente, anche in questo caso ti consigliamo di inserire le parole chiave principali. Cerca il giusto compromesso tra ciò che è rilevante per gli utenti e ciò che è rilevante per l’algoritmo;
  • Elementi visuali: cura la parte grafica della scheda dell’applicazione, ovvero l’icona che è fondamentale per emergere dalla massa, screenshot dell’app e video dimostrativi;
  • Keyword (solo su Apple App Store): Apple ti permette di inserire dei tag per migliorare il posizionamento dell’app. Utilizza termini strettamente correlati;
  • Categoria: seleziona la giusta voce per assegnare alla tua app la categoria corretta. Se sei indeciso tra quale scegliere, dai un’occhiata alle applicazioni dei tuoi competitor;
  • Nome publisher: questa voce rappresenta uno svantaggio per tutti coloro che si appoggiano a particolari piattaforme per la realizzazione dell’app. Le app prenderanno il nome dalla piattaforma di pubblicazione. Ad esempio non è efficace attirare utenti che vogliono svolgere attività sportiva con un publisher che ha come nome “Applicazione Facile”;
  • URL App (solo su Apple App Store): stesso ragionamento fatto precedentemente per il titolo e la descrizione: inserisci la parola chiave principale!
  • Sottotitolo app (solo su Apple App Store): scrivi una frase sintetica che possa arricchire il contenuto del titolo;
  • Aggiornamenti: gli store apprezzano particolarmente quando un’app viene costantemente aggiornata, principalmente perché molte applicazioni vengono letteralmente abbandonate nel tempo rendendo negativa l’esperienza dell’utente.

Da questi primi fattori hai potuto capire l’importanza delle parole chiave. Per individuarle puoi basarti sulla funzione di “Auto Suggest” dei rispettivi store: impiega i termini suggeriti quando componi una ricerca, quelle sono le parole più utilizzate dagli utenti.

Se vuoi effettuare delle analisi più specifiche ti consigliamo di ricorrere a tool come “Appweak”.

I fattori di ranking esterni dell’ASO da considerare

I criteri analizzati precedentemente, come già accennato, sono fattori che dipendono esclusivamente da te. Esaminiamo ora, invece, gli elementi che puoi influenzare solo in parte:

  • Recensioni: il numero di recensioni e la qualità di queste incidono particolarmente sul posizionamento di un’app. Un’applicazione con poche valutazioni, o peggio, con una valutazione complessiva bassa, difficilmente verrà scaricata da un utente. Lavora molto su questo aspetto cercando di ottenere fin da subito recensioni positive dai tuoi clienti più fedeli;
  • Download ed Engagement: il numero di installazioni (e disinstallazioni) e la frequenza d’uso dell’app sono fattori che non puoi trascurare. Rendi la tua applicazione quanto più utile possibile per sfruttare questo criterio a tuo favore;
  • Backlink (solo su Google Play): come nella SEO, anche in questo caso ottenere dei link da siti esterni che rimandano alla scheda della tua app permette di dare segnali positivi all’algoritmo.

Per concludere, ecco qui una tabella riassuntiva dei fattori ASO di Google Play e Apple App Store:

fattori-ranking-app-tabella-comparativa

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Il mondo delle app è complesso quanto quello dei siti web. Purtroppo non è sufficiente pubblicare un’applicazione e sperare che gli utenti inizieranno a scaricarla e ad usarla senza nessuno sforzo sulla sua indicizzazione e presentazione.

Devi curare un’applicazione come se fosse il tuo profilo su LinkedIn o il tuo sito web aziendale, affidati ad esperti del settore per curare ogni singolo dettaglio ed emergere tra gli altri!

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