Quante volte ti è capitato di dimenticare un’informazione importante anche solo il giorno dopo aver cercato di memorizzarla? È un fenomeno molto comune, l’uomo non è progettato per custodire nella memoria tutto ciò che lo circonda ma solo le cose essenziali o quelle realmente memorabili.
Immagina ora che un utente, mentre naviga sui social, pur essendo continuamente bombardato da stimoli diversi, come inserzioni pubblicitarie, post di amici, notifiche, messaggi in privato e molto altro, sia attratto da un tuo post sponsorizzato e che visiti poi il tuo sito.
Riprendendo il concetto di prima, probabilmente gli accadrà, con il trascorrere delle ore, di dimenticare completamente le informazioni acquisite sul tuo brand.
Con questo articolo vogliamo aiutarti a migliorare il posizionamento nella mente del tuo target, parlandoti della curva dell’oblio di Ebbinghaus.
Cos’è e come funziona la curva dell’oblio di Ebbinghaus?
La curva dell’oblio, elaborata dallo psicologo tedesco Hermann Ebbinghaus, serve a spiegare come il nostro cervello dimentichi un’informazione nei giorni seguenti al momento in cui è stata appresa.
Normalmente, quando assimiliamo qualcosa, dopo 20 minuti conserviamo solo il 60% circa dell’informazione, mentre dopo un giorno raggiungiamo appena il 30%.

Qual è quindi il modo per aumentare la capacità di ricordare? La risposta è il ripasso!
Funziona esattamente come con lo studio: quando un argomento viene ripassato più volte, la curva tenderà a diventare meno ripida, facendo permanere le informazioni più a lungo nella mente.

Possiamo applicare lo stesso principio a un brand o a un prodotto / progetto.
Data la nostra scarsa capacità di retention dell’informazione, siamo persuasi che raggiungere una sola volta un utente non sia più sufficiente, e sia quindi necessario comunicare costantemente contenuti utili e graficamente accattivanti per attirare la sua attenzione e guadagnarci una posizione nella sua mente. Ogni touchpoint impiegato per i contatti successivi al primo con il nostro interlocutore è un vero e proprio momento di ripasso.
Far riapparire nella mente dell’utente il nostro contenuto permette di allungare e rendere la curva dell’oblio meno ripida nel tempo.
Durante la realizzazione del piano editoriale è essenziale stabilire quali argomenti verranno trattati più di altri e come verranno divulgati, in quanto l’emozione e i bisogni generati possono incidere significativamente sulla curva.
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4 fattori che possono influire sul ricordo di un brand, prodotto o servizio
Esistono diversi fattori che possono incidere sul processo dell’oblio:
- Lo stato psico-fisico dell’utente (stanco, di fretta, interessato ecc.): la condizione psico-fisica della persona è il primo fattore da prendere in considerazione.
Immagina che un utente stia navigando su Facebook in movimento sul bus mentre aspetta di scendere, sicuramente in questa condizione ha un’attenzione diversa rispetto a quando naviga comodamente sul divano di casa.
Proprio per questo motivo un brand deve raggiungere un utente più volte su canali diversi (post su Facebook, storie su Instagram, video su YouTube ecc.) e con creatività che attirino immediatamente la sua attenzione, perché non sempre ci possono essere i giusti presupposti per avviare una relazione cliente-brand efficace. - Il grado di incisività dell’informazione: se “colpiamo” l’utente a livello emotivo il ricordo sarà più forte. Ovviamente il discorso vale anche per tutte le emozioni negative. Ad esempio, se un utente vede il video di un brand e questo presenta errori o è di cattivo gusto, ogni qualvolta che l’individuo si troverà di fronte un contenuto di quel brand, nella sua mente comparirà quel ricordo negativo, creando così un’associazione non positiva. Tutti noi sappiamo riconoscere immediatamente un contenuto di qualità.
- L’utilità del contenuto: quanto più la comunicazione risponderà a un bisogno dell’utente, tanto più lui si ricorderà del brand a cui il contenuto è associato.
Per questo motivo è importante capire quali contenuti pubblicare in relazione allo studio delle personas, di riferimento. - La quantità di volte con cui un’informazione viene ripetuta: più un utente visualizzerà un contenuto e più a lungo tenderà a ricordarlo.
Questo concetto è molto importante, ad esempio, nelle sponsorizzazioni che avvengono su Facebook o su Instagram. Spesso non basta mostrare un’inserzione una sola volta ma bisogna alzare la frequenza, ossia quella metrica che indica quante volte in media un utente vede un contenuto.
Bisogna però fare attenzione nel non sfociare in una “presenza aggressiva”, per evitare di ricevere segnalazioni negative o finire nel cosiddetto fenomeno dell’“ad blindness”, ossia quando le persone ignorano consapevolmente o inconsciamente la pubblicità.
La soluzione ideale è quella di comunicare un concetto con creatività ed espedienti diversi.
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In questo articolo abbiamo voluto parlarti dell’importanza di essere incisivi e presenti per rimanere costantemente nella mente degli utenti.
I contenuti e il modo in cui vengono comunicati sono dei veri e propri fattori differenzianti che contribuiscono al nostro posizionamento nella mente del target che desideriamo raggiungere.
Vorresti essere ricordato al meglio nella mente del tuo target?
Parlaci del tuo progetto e saremo lieti di aiutarti.
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