Nei nostri articoli parliamo spesso della SEO (Ottimizzazione per i motori di ricerca) e della sua importanza nell’ambito del digital marketing.

La SEO è un insieme di linee guida da seguire al fine di far aumentare la visibilità dei propri contenuti all’interno dei risultati dei motori di ricerca.

Questa attività coinvolge oltre 200 criteri che devono essere osservati, tra questi alcuni fanno riferimento  alla “link building”.

Cosa si intende per link building

La link building è un processo di acquisizione di link da parte di siti terzi che portano verso il proprio dominio.

Se un sito riceve tanti link in ingresso, in particolar modo se arrivano da siti autorevoli, acquisisce una maggiore credibilità, sia lato utenti sia lato motori di ricerca.

È chiaro, quindi, che l’obiettivo finale non è ricevere quanti più link possibili ma acquisire in modo progressivo dei collegamenti ipertestuali da siti prettamente attinenti all’ambito in cui si opera.

Ad esempio, chi gestisce strutture ricettive dovrebbe puntare a far linkare il proprio sito da piattaforme che parlano di alloggi e in generale di viaggi.

Come si fa link building in modo efficace per la SEO

Ora che abbiamo chiarito il concetto di link building, vediamo quali sono i passaggi per eseguirla nei migliori dei modi.

Possiamo distinguere tre fasi principali in questo processo:

  1. Analisi
  2. Ricerca e Valutazione
  3. Contrattazione

Durante la fase di analisi è importante determinare lo status del proprio sito, ovvero come si posiziona su Google, quali sono le keyword più strategiche e come si muovono i competitor.

Dopo aver ottenuto questo quadro generale, bisogna passare alla ricerca dei potenziali siti da cui ottenere dei backlink.

Si possono individuare i migliori candidati attraverso ricerche manuali sulla SERP (Pagina dei risultati del motore di ricerca) o sui social, oppure è possibile ricorrere a strumenti come Ubersuggest, il quale consente anche di valutarne la qualità.

Ubersuggest analisi backlink

Infine, l‘ultimo step consiste nel contattare i siti selezionati per proporre una collaborazione che vada a beneficio di entrambe le parti.

Link building: la differenza tra link nofollow e dofollow

Un aspetto da non sottovalutare quando si fa link building riguarda  la natura dei link che si divide in “nofollow” e “dofollow“.

I collegamenti dofollow sono i classici link che vengono inseriti all’interno di un contenuto testuale al fine di linkare una risorsa interna o esterna al sito. In questo modo, il link dofollow trasmette una parte del valore della pagina che lo contiene alla risorsa collegata (lasciamo qui un approfondimento più tecnico su questo aspetto SEO).

Invece, quando ci si vuole limitare a linkare un sito senza però trasmettere autorevolezza alla pagina di destinazione si deve ricorrere all’uso dei link nofollow.

Pertanto, per massimizzare il beneficio in ottica SEO dai siti che linkano il proprio, i collegamenti ipertestuali non dovranno avere la funzione nofollow!

È consigliato, tuttavia, mantenere un equilibrio quantitativo tra queste due tipologie di link per trasmettere naturalezza ai motori di ricerca.

Come verificare i link in ingresso verso il proprio sito

Un’attività fondamentale quando si fa link building è l’analisi dei dati.

Come facciamo a capire quali siti stanno linkando il nostro?

Google ci offre uno strumento gratuito incredibile, ovvero Google Search Console.
Andando alla voce “Link” è possibile consultare una lista (quasi) completa dei domini che linkano il proprio sito.
Infine, il tutto è anche comodamente esportabile in un foglio di Google, formato Excel o CVS.

Google search console analisi backlink

Cosa evitare quando si fa link building per non essere penalizzati

Esistono diverse azioni da evitare quando si fa link building soprattutto per mettersi al riparo da penalizzazioni che diminuiscano così la visibilità del proprio sito.

Approfondiamo le principali:

  • Presta la giusta attenzione all’ancora, ovvero quel testo cliccabile che porta l’utente verso la pagina di destinazione linkata. Consigliamo di evitare l’utilizzo di espressioni commerciali o troppo aggressive e suggeriamo, al contrario, di usare ancore diverse e diversificarle il più possibile. I link devono essere sempre verosimili e non artificiali, bisogna evitare forzature per non essere penalizzati dai motori di ricerca.
  • Accertati che i siti da cui si ricevono i link non si trovino tutti fisicamente sullo stesso IP, in particolare se si è all’inizio dell’attività di link building.
    Se vuoi saperne di più su questi tecnicismi contattaci pure!
  • Assicurati di ottenere dei collegamenti in entrata da siti di alta qualità, evitando quindi i siti spam.
  • Ottimizza la pagina di destinazione di un backlink con le dovute azioni SEO. Al contempo, il contenuto deve essere anche utile per gli utenti.

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