L’utilizzo dei dispositivi mobili oggi ha superato quello di PC e tablet, in particolare per tutte le ricerche con un intento informativo. Addirittura, secondo alcuni dati rilasciati da Google inerenti alla Local Search, il 46% delle query eseguite con lo smartphone riguarda un luogo fisico.

Un interessante studio di Deloitte ha dimostrato che circa ¾ delle persone che, tramite dispositivo mobile, effettuano ricerche di natura local nelle vicinanze, poi, si recano nei punti vendita entro un giorno e di questi il 28% conclude l’acquisto.

Con questo articolo approfondiamo l’importanza della Local Search e della sua evoluzione abilitata dai cambiamenti del mondo digitale, in particolare in seguito all’ingresso degli smartphone e alla geolocalizzazione degli stessi.

Perché si usa la Local Search?

Le ricerche di natura locale vengono impiegate dagli utenti prevalentemente per due motivi:

  • Ricerche specifiche su un’attività: quando le persone vogliono ottenere informazioni specifiche, come gli orari di apertura o la posizione geografica di certo luogo d’interesse (ristorante, bar, museo ecc);
  • Ricerche generiche: quando le persone hanno la necessità di approfondire un argomento che non conoscono per ottenere informazioni su di esso: migliori pub, supermercato nelle vicinanze e così via;

Possiamo poi suddividere le ricerche locali in due tipologie:

  • Esplicite: che comprendono tutte quelle query di ricerca caratterizzate da una componente geografica esplicita, come ad esempio il nome di una via o di una città;
  • Implicite: che fanno riferimento alle query di ricerca generiche che indirettamente restituiscono risultati geolocalizzati, ossia attività nei pressi dell’utente che viene localizzato attraverso il suo indirizzo IP, la sua rete WI-FI o la posizione del suo GPS.

Per un’attività essere raggiungibile ovunque, da qualunque dispositivo, dando un’immagine coerente e senza “strappi” nell’esperienza dell’utente è possibile attraverso l’adozione di una strategia omnicanale.

Il marketing omnichannel è diventato una pietra miliare della Digital Strategy, ma metterlo in pratica è ancora una delle maggiori sfide da affrontare per molte aziende.

A differenza della multicanalità, questo approccio prevede di attuare una strategia caratterizzata da una visione globale e da tanti touch point, ossia punti di contatto con i propri utenti. L’obiettivo di un’azienda è quello di proporre un’esperienza d’acquisto adeguata presidiando tutti i canali utili, online e offline.

Quindi affinché l’approccio omnicanale sia efficace, i benefici offerti su tutti i touch point devono essere:

  • Integrati: salvo casi particolari, bisogna offrire gli stessi prodotti sia online che offline;
  • Veloci: bisogna riuscire a fornire agli utenti tutte le informazioni di cui necessitano, indipendentemente se si trovano sul sito dell’azienda o in un punto fisico;
  • Utili: è fondamentale comunicare solo le informazioni essenziali in tutti i canali aziendali per facilitare un eventuale passaggio online-offline (e viceversa) degli utenti.

I vantaggi di adottare questa visione globale sono diversi, ad esempio permettono di migliorare la fidelizzazione della clientela, di ottimizzare il customer journey e di rendere le attività aziendali più efficaci.

Fenomeni legati al comportamento d’acquisto

Il customer journey di un utente non è sempre così lineare, specialmente se il prodotto o servizio da acquistare richiede un certo grado di complessità. In passato, le persone preferivano acquistare alcuni prodotti online ed altri direttamente nei punti vendita ma ormai questa distinzione sta scomparendo.

Per tali ragioni, nel settore dell’imprenditoria locale, si parla di fenomeni come il ROBO o il TOPO:

  • ROBO (Research Online e Buy Offline): conosciuto anche come webrooming, include tutte quelle persone che cercano online i prodotti per poi concludere l’acquisto o ritirarli nei punti vendita;
  • TOPO (Try Offline Purchase Online): conosciuto anche come showrooming, identifica quegli utenti che osservano i prodotti nei punti vendita fisici per poi comprarli sul web.

Come intuibile, in entrambe le casistiche, il negozio fisico gioca un ruolo cruciale!

A chi serve la Local Search

Curare tutte le opzioni legate alla local search è fondamentale sia per le aziende con più sedi fisiche, come ristoranti, hotel o negozi, sia per il mondo del retail in generale, ma anche per tutti i freelance.

Anche se le vendite online aumentano ogni anno, il negozio fisico rimane comunque un punto di riferimento. Pensiamo a tutti quei punti vendita “verticali”, specializzati solo su alcune tipologie di prodotti, come ad esempio il settore del personal care, le cui vendite beneficiano notevolmente del contatto diretto con il cliente a cui fornire assistenza e offrire il prodotto da provare di persona.

Tra gli strumenti essenziali per le aziende che operano a livello locale c’è sicuramente WhatsApp Business. In un nostro articolo ti spieghiamo come funziona grazie anche ad una guida 2021 da scaricare gratuitamente.

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In questo articolo abbiamo voluto esaminare le caratteristiche principali della local search. Purtroppo, nonostante l’evoluzione che in primis Google sta apportando a questo settore, ancora tante aziende faticano a curare la propria immagine online, sottovalutando il problema!

Nei prossimi articoli approfondiremo due tematiche esternamente importanti inerenti al local marketing, ossia come utilizzare al meglio Google My Business e come fare Local SEO.

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