Per comunicare in maniera chiara, incisiva e carismatica per il pubblico, che si faccia attraverso il video public speaking o in un evento dal vivo, quello che occorre ricordare, per non rischiare di fare un flop, è di far vivere emozioni ai nostri interlocutori mettendo in gioco la nostra capacità di persuadere e di coinvolgere.

Quanto vale la prima impressione?

Quando incontriamo per la prima volta una persona, sia online che offline, impieghiamo un battito di ciglia per farci un’idea su chi abbiamo di fronte, assegnando al nostro interlocutore un giudizio positivo o negativo che difficilmente cambieremo nel tempo. Questo meccanismo viene influenzato da logiche soggettive come schemi mentali, ricordi, aspettative, emozioni, esperienze o pregiudizi ma anche attraverso un noto processo cognitivo, l’effetto primacy, ossia il condizionamento sulla valutazione degli individui in base all’ordine temporale con cui si ottengono le informazioni.
Naturalmente il discorso è più arduo se l’incontro avviene filtrato da una telecamera e visto che, quasi mai, si è disposti a concedere una seconda chance, è evidente che senza una strategia di comunicazione precisa, si rischia di fallire in men che non si dica.
Per diventare un professionista della comunicazione, in primis, bisogna liberarsi delle convinzioni limitanti (come ad esempio: “Conosco bene la mia materia e la so esporre”, “Parlo in pubblico da anni e mi reputo capace”, “Non ho tempo per migliorarmi e tanto meno per il video public speaking” …) e acquisire un metodo efficace per preparare i discorsi.
L’utilizzo del tono della voce, la scansione delle parole, la velocità delle stesse e la postura sono importanti quanto una buona preparazione dei contenuti.
Per aiutarci a preparare il nostro discorso in maniera efficace, possiamo utilizzare lo strumento dell’Elevator Pitch, un modello con cui ci si presenta in 30-60 secondi per motivi professionali ad un’altra persona o ad un’organizzazione. Immaginiamo di rispondere efficacemente alla domanda: “Di cosa ti occupi?”. Si tratta, in sintesi, di un breve discorso formulato in modo tale da catturare l’attenzione di vari interlocutori riguardo un nostro progetto o una nostra idea di business, approfondito nella guida inserita in coda all’articolo.
Con il termine “elevator” (“ascensore” in italiano) si fa riferimento non al luogo della conversazione quanto piuttosto alla sua durata, poiché deve essere rapida e coincisa, come se il tempo a nostra disposizione equivalesse ad una normale permanenza in ascensore, appunto. Questo concetto di sintesi deve essere applicato sia in contesi asincroni, come quando si scrive un’email o nel video public speaking, sia durante incontri in presenza come nel caso di riunioni o convegni.
Adottando la Struttura Partenone si riuscirà a creare qualsiasi tipo di speech. Ispirandosi alla conformazione dell’edificio:

  • L’incipit del discorso corrisponde alle fondamenta;
  • I contenuti alle colonne;
  • La conclusione al tetto.

L’incipit del discorso

Tutti i discorsi per attrarre l’audience devono essere efficaci, originali ma, soprattutto, strutturati per giocarsi il tutto per tutto nei primissimi secondi.
Ad esempio, aprire un discorso ponendo una domanda, raccontando una storia, introducendo una citazione, oppure citando la parola chiave del video che si sta realizzando, può essere la chiave per attrarre l’attenzione. Creiamo il giusto impatto, suscitiamo curiosità e aspettative, portando il nostro pubblico a voler scoprire la conclusione di ciò che diremo. Potremo salutare ed introdurre il nostro nome in un secondo momento.
Facciamo degli esempi:
Se è un fisioterapista ad aprire il discorso, potrebbe esordire in questo modo: “Soffri di cervicale? Sei stufo dei soliti rimedi che non risolvono la situazione? Ciao sono Ivan, fisioterapista, e voglio svelarti come eliminare il dolore cervicale attraverso un solo semplice esercizio”.
Oppure si potrebbe iniziare il proprio discorso in media res, cioè entrare immediatamente nel vivo dell’argomento, senza preamboli o premesse: “Pronto sono Mario Rossi, da qualche giorno sono bloccato da una fastidiosa cervicale. Posso fissare un appuntamento? – Buongiorno Mario, ti aspetto oggi alle 17, nel mio studio, va bene?
…Ciao sono Ivan, fisioterapista e voglio raccontarti come ho risolto il problema di Mario Rossi”.
Dedicare il 20% del tempo per l’apertura del nostro discorso sarà più che sufficiente per approfondire gli argomenti successivamente.

Il corpo del discorso

Si sa, basta poco per far perdere l’attenzione e, dopo aver faticato tanto per catalizzare l’interesse su di noi, sarebbe un errore madornale elencare confusamente tutte le idee, le tantissime idee, che avremmo da condividere.
È sconsigliabile trattare in un video, o in una conferenza, troppi argomenti per volta, si rischierebbe di stancare e far calare l’interesse del pubblico. Suggeriamo di non superare i tre punti perché studi nel settore hanno confermato che il pubblico non riesce a memorizzarne di più.
Nel caso di video che durano una quindicina di minuti, si può pensare di arrivare sino a 5 punti ma è preferibile comunque non rischiare.

Un personal trainer, ad esempio, potrebbe dare 3 suggerimenti pratici su come avere la pancia piatta prima dell’estate.
Dedichiamo il 60% del tempo per “raccontare” noi stessi o il nostro prodotto o il nostro servizio, interessando con la giusta comunicazione. Questo è il momento di dire perché abbiamo scelto di fare quello che facciamo, elevando in tal modo il nostro ethos, cioè l’etica morale che ci contraddistingue, e di parlare in termini semplici, senza usare tecnicismi o termini astratti, dei problemi che risolviamo. Se siamo agli esordi e non abbiamo la più pallida idea di quali temi sia più strategico preparare, sarebbe opportuno farsi coadiuvare da esperti di marketing e video marketing, e scoprire i trend di ricerca, contrastando in maniera professionale la concorrenza online.
Altra strategia utile per individuare gli argomenti da trattare ed esporli, è conoscere molto bene il pubblico a cui ci rivolgiamo e le sue eventuali obiezioni, in modo da anticiparle fornendo già le risposte desiderate.

La conclusione del discorso

L’ultimo 20% del tempo è occupato dalla chiusura. Questo è il momento cruciale per fidelizzare il pubblico. Insieme all’incipit, è ciò che maggiormente rimarrà impresso del nostro discorso.
Per concludere, si possono riassumere i punti cardine di ciò che si è affrontato, sempre in maniera circolare, riagganciandosi alla domanda, alla storia o alla citazione di partenza. Nel caso della domanda, per esempio, bisogna far attenzione al tono che si utilizza, che deve andare sempre dall’alto verso il basso per far comprendere che si è arrivati alla fine del discorso.
Per esempio se si è un personal trainer, si potrebbe chiudere il video dicendo: “E tu sei ancora convinto che per essere in forma quest’estate sia sufficiente solo mangiare tanta verdura e bere molta acqua naturale?”.
Se si decide di chiudere il discorso con una storia, un’idea potrebbe essere riallacciarsi a quella raccontata all’inizio, rendendola comunque sempre emozionante.
Se si conclude con una citazione, sarebbe utile citare un personaggio universalmente conosciuto.
In qualunque modo si decida di terminare il nostro discorso, bisogna comunque richiamare in modo preciso qualche elemento dell’apertura.
La call to action finale deve poi essere chiaramente esplicitata. Il pubblico deve sapere come seguirci, contattarci, ritrovarci. Ad esempio, l’invito ad iscriversi al nostro Canale YouTube, può essere una buona occasione per rimanere nella mente dei nostri interlocutori.
Ci si può congedare dal pubblico con un sorriso, evitando di porre dei saluti poco empatici.

**
Abbiamo dunque compreso che impressionare i nostri interlocutori nei primi istanti di conversazione, sia negli incontri di networking, sia per il video public speaking, è di primaria importanza per il nostro personal branding. È un biglietto da visita in grado di trasmettere entusiasmo, professionalità e suscitare curiosità e voglia di “saperne di più”.
Seguendo il metodo dell’Elevator Pitch, si può impostare brillantemente la nostra comunicazione.

Devi comunicare davanti alla telecamera?

L’Elevator Pitch è un modello per il public speaking particolarmente utile per lanciare la propria startup, per presentare la propria idea per chiedere finanziamenti, per trasformare un incontro fortuito in una occasione di business.

SCARICA LA GUIDA

Esistono diversi tool online che ci permettono di creare automaticamente un Elevator Pitch. Abbiamo raccolto qualche link da utilizzare per impostare nella fase iniziale del tuo Elevator Pitch, in lingua inglese:

https://elevatorpitchgenerator.com/
https://copywritingcourse.com/elevator-pitch/

Sei pronto per presentarti in video in maniera efficace e persuasiva?

Se necessiti di un aiuto per realizzare il tuo pitch scrivici pure.

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